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 Sciopero  	Globale   per  	il Clima il 3 Marzo                                                   	                        	“La nostra rabbia è energia rinnovabile” Friday  	For Future (Febbraio 10, 2023)Anche  in Italia, in tutte le città, Fridays For Future chiama ad una  giornata di mobilitazione per la giustizia climatica. «Domani  è troppo tardi»  Fridays  For Future lancia per venerdì 3 marzo un nuovo sciopero globale per  il clima in tutto il mondo. «Una nuova mobilitazione più che mai  necessaria: la  crisi climatica è arrivata nelle nostre città, dobbiamo gridare nelle piazze di tutto il mondo che l’azione per la giustizia climatica non è rimandabile» spiega il movimento nato nel  2019 e divenuto famoso per gli scioperi oceanici organizzati in  questi anni. Nel  2022 in Italia si sono verificati 310 eventi estremi, per la maggior  parte siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni. Sono morte  29 persone a causa dei disastri ambientali. Quella del 2022 è stata  l’estate più calda della storia Europea, che nel sud Italia ha  fatto registrare temperature record.  A  novembre 2022 la media di CO2 nell’atmosfera si aggirava attorno a  420 ppm (parti per milione). Soli 10 punti sotto il limite indicato  dagli esperti (climatewatchdata.org) per mantenere l’aumento della  temperatura globale sotto gli 1.5°C. Mentre nella maggior parte dei  comuni italiani aumenta  il costo dei trasporti pubblici con nuove tariffe record, le compagnie energetiche vantano miliardi  in extra-profitti. Aumentano  anche le bombe  climatiche,  progetti di esplorazione  ed estrazione di combustibili fossili ad alte emissioni che da soli  basterebbero a far surriscaldare il pianeta oltre il limite. Mai  come oggi si sente forte la necessità di dare nuova voce alla  scienza.  «Menzogna,  fantascienza, sfiducia» denuncia Marco  Modugno,  portavoce di Fridays For Future Italia: «Sono queste le parole che  imperano nelle nostre menti.      Dati scientifici, energia e rabbia  sono le loro sostitute.  Le  politiche climatiche italiane sono gravemente insufficienti e si  manifestano con totale incoerenza:  tempistiche  tardive, mancanza di un legame tra visione di lungo periodo e  obiettivi di medio termine, scarsa implementazione e monitoraggio  degli obiettivi raggiunti e disallineamento delle politiche nei  diversi livelli dell’amministrazione pubblica.»  Nonostante  il costo degli impianti rinnovabili diminuisca di anno in anno,  l’Italia sceglie di soddisfare l’80%  della propria energia primaria con le fonti fossili,  creando ostacoli burocratici alle alternative  sostenibili e partecipative, come le comunità energetiche. In  un panorama di generale sfiducia verso le istituzioni rispetto alla  capacità di affrontare la sfida climatica, Fridays  For Future invita chiunque senta l’urgenza di agire a scendere in piazza, per  una nuova giornata mondiale di mobilitazione.             «La  percezione dell’emergenza climatica deve aumentare, specialmente  nelle istituzioni, prima  che la situazione diventi irreversibile» afferma  Michela Spina, portavoce del movimento: «Tra i disordini di una  politica da cui non ci sentiamo rappresentatə, noi, giovani  attiviste ed attivisti di Fridays For Future, abbiamo scelto di rinnovare  la nostra rabbia ancora e ancora, e manifestare  insieme Venerdì 3 marzo.  Scenderemo nelle piazze di tutto il mondo per trasformare quella  rabbia in proposte concrete verso un mondo decarbonizzato.» 
 
 La  nostra rabbia è energia rinnovabile.  
 
 Per  maggiori informazioni sullo sciopero, le rivendicazioni e le  richieste contattare l’ufficio stampa di Fridays For Future Italia Italia@fridaysforfuture.it Più  informazioni sul sito www.fridaysforfutureitalia.it 
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